Raccogliere informazioni sulla storia della Technauto 1300 è davvero impresa ardua. Di certo non un buon segno. Eppure il look inconfondibilmente anni '70 dell'esemplare attualmente in vendita su subito.it esercita su di noi un certo fascino. Complici poi la richiesta abbastanza bassa, le oneste condizioni in cui si presenta l'auto, la robustezza del motore Peugeot (è quello della 205 rallye) e un paio di "chicche" da vera sportiva (quali l'iniezione Kugelfischer e il cambio Alpine), ci convinciamo che la vettura in questione potrebbe rivelarsi il giusto compromesso tra spesa e divertimento. Stile CentoOttani al kartodromo dietro casa.
Link annuncio: Sport Prototipo Technauto 1300
giovedì 30 maggio 2013
Fuoriserie vera: 1957 Fiat 1100 trasformabile
la Fiat 103 trasformabile può a tutti gli effetti definirsi una fuoriserie: la linea americaneggiante ben interpreta la moda dell'epoca, la base meccanica è quella di una sportiva (la 1100 TV che correva con successo la Mille Miglia) e l'assemblaggio si deve al reparto Carozzerie Speciali della Fiat, noto per i suoi elevati standard qualitativi.
L'auto ritratta in foto è attualmente in vendita su autobelle e ci ha colpito per il bel colore e per le buone -a giudicare dalle foto- condizioni generali. Per non sfigurare tra Maserati e Ferrari.
Link annuncio: Vendo Fiat 103 trasformabile
Per saperne di più: Ruoteclassiche #276 - dicembre 2011
L'auto ritratta in foto è attualmente in vendita su autobelle e ci ha colpito per il bel colore e per le buone -a giudicare dalle foto- condizioni generali. Per non sfigurare tra Maserati e Ferrari.
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domenica 26 maggio 2013
Cacciatrice di cobra: 1972 De Tomaso Mangusta
La vettura ritratta in foto è la De Tomaso Mangusta attualmente in vendita su autobelle.
Le origini del modello risalgono al 1967, quando sfumata la trattativa che prevedeva la fornitura di un prototipo sport al preparatore statunitense Carroll Shelby, Alejandro De Tomaso decide di utilizzare il telaio P70 per la costruzione di una supercar in gardo di competere con Ferrari e Lamborghini.
Il telaio monotrave, le sospensioni indipendenti, l'impianto frenante a 4 dischi e il potente 8V Ford da 4,7 litri -con funzione strutturale come sulle F1 anni '70- testimoniano sì la derivazione sportiva della vettura, ma non devono trarre in inganno: la distribuzione dei pesi non ottimale (32% anteriore, 68% posteriore) e la scarsa rigidità del telaio fanno della Mangusta un'auto decisamente poco adatta alla guida sportiva.
Meglio quindi godersi l'aggressività delle linee disegnate da Giugiaro -che a nostro avviso ben si sposano con il verde metallizzato- come devono aver fatto i precedenti proprietari della vettura in questione: i soli 14.000 km percorsi e le eccellenti condizioni di originalità (non lasciatevi trarre in inganno delle foto poco attraenti) testimoniano quanto la Magusta sia un'auto più da guardare che da guidare.
E da raccontare, visto l'aneddoto legato al nome della vettura: si narra che, deluso per il mancato accordo con Shelby, De Tomaso abbia deciso di chiamare la vettura con il nome di Mangusta, in quanto la mangusta è l'unico mammifero in grado di combattere ad armi pari con il cobra, animale simbolo delle vetture del preparatore statunitense. Auto per veri esibizionisti.
mercoledì 22 maggio 2013
Anti-Porsche: 1957 Alfa Romeo Giulietta Sprint Veloce
La vettura ritratta in foto è la Giulietta Sprint Veloce del '57 attualmente inserzionata sul sito autobelle. La vettura è a nostro avviso di particolare interesse, presentando le linee purissime della Sprint prima serie e gli sviluppi tecnici messi in campo dalla casa milanese per eccellere in campo agonistico.
Sul fronte chassis, gli interni vengono semplificati, i cofani, le portiere e i paraurti vengono sostituiti con degli elementi in alluminio e il lunotto posteriore e i vetri laterali -ora scorrevoli- con delle unità in Perspex. Queste modifiche permettono di risparmiare 70 kg, portando il peso totale della vettura a 780 kg.
Sul fronte meccanico, tutte le parti in movimento del motore vengono ottimizzate, il rapporto di compressione viene aumetato da 8,1:1 a 8,5:1, il singolo carburatore Solex da 32 viene sostituito da due doppio corpo Weber da 40 e lo scarico viene reso più libero. Il bialbero Alfa è così capace di 90 cv (in origine 65) e risulta particolarmente adatto all'impiego sportivo.
Con una vettura così, i successi sportivi non possono che arrivare già dal primo anno di produzione: alla 23° edizione della Mille Miglia (1956) l'Alfa Romeo piazza 3 Giulietta Sprint Veloce ai primi 3 posti di classe, battendo le competitive Porsche 356. Per veri intenditori.
Link annuncio su autobelle: Alfa Romeo Giulietta Sprint Veloce
Per saperne di più: Alfa Romeo Giulietta Sprint - Giorgio Nada Editore
Sul fronte chassis, gli interni vengono semplificati, i cofani, le portiere e i paraurti vengono sostituiti con degli elementi in alluminio e il lunotto posteriore e i vetri laterali -ora scorrevoli- con delle unità in Perspex. Queste modifiche permettono di risparmiare 70 kg, portando il peso totale della vettura a 780 kg.
Sul fronte meccanico, tutte le parti in movimento del motore vengono ottimizzate, il rapporto di compressione viene aumetato da 8,1:1 a 8,5:1, il singolo carburatore Solex da 32 viene sostituito da due doppio corpo Weber da 40 e lo scarico viene reso più libero. Il bialbero Alfa è così capace di 90 cv (in origine 65) e risulta particolarmente adatto all'impiego sportivo.
Con una vettura così, i successi sportivi non possono che arrivare già dal primo anno di produzione: alla 23° edizione della Mille Miglia (1956) l'Alfa Romeo piazza 3 Giulietta Sprint Veloce ai primi 3 posti di classe, battendo le competitive Porsche 356. Per veri intenditori.
Link annuncio su autobelle: Alfa Romeo Giulietta Sprint Veloce
Per saperne di più: Alfa Romeo Giulietta Sprint - Giorgio Nada Editore
domenica 19 maggio 2013
Mai vista prima: 1970 Muccini 58T/3
La foto allegata ritrae una rara Muccini 58T/3 impegnata durante il Trofeo Fagioli di Gubbio del '73. Dalle poche informazioni che riusciamo a rintracciare sul web, apprendiamo che l'auto è stata costruita dal pilota Pierluigi Muccini, attivo negli anni '60 e '70, figlio del fondatore della scuderia Kinzica di Pisa e al quale si devono una trentina di vetture in totale (l'ultima delle quali risale al 2005).
Dotata di un Lotus twin cam da 1,3 litri -che ci saremmo aspettati nella più comune cilindrata di 1,6 litri- la vettura è attualmente inserzionata sul sito Luigi Moreschi Motorsport, con tanto di volante originale con su disegnata una lumaca. Classica ironia toscana.
Video (1): Passaggio della Muccini 58T/3 al minuto 1:50
Video (2): Passaggio della Muccini 58T/3 al minuto 4:05
Link annuncio: http://www.moreschi.info/auto/muccini_58t.htm
Per saperne di più: Scuderia Kinzica
Dotata di un Lotus twin cam da 1,3 litri -che ci saremmo aspettati nella più comune cilindrata di 1,6 litri- la vettura è attualmente inserzionata sul sito Luigi Moreschi Motorsport, con tanto di volante originale con su disegnata una lumaca. Classica ironia toscana.
Video (1): Passaggio della Muccini 58T/3 al minuto 1:50
Video (2): Passaggio della Muccini 58T/3 al minuto 4:05
Link annuncio: http://www.moreschi.info/auto/muccini_58t.htm
Per saperne di più: Scuderia Kinzica
Allacciate le cinture: Targa Florio '72
Saranno passati un paio d'anni. Di per se, scoprire The Speed Merchants -documentario sulla stagione '72 del Campionato Mondiale Marche- stava ben ripagando le fatiche di una "domenica pomeriggio youtube", ma è stato quando le sequenze dell'inconfondibile scenario siciliano hanno iniziato ad apparire sul video, che il momento si è fatto davvero speciale.
Dopo il ritiro delle 33 di Elford-Van Leneep (partita in pole) e di Stommelen-Vaccarella, l'Alfa si ritrova a puntare sull'equipaggio Galli-Marko, che dopo i primi giri, si ritrova al secondo posto dietro la Ferrari. Primo cambio piloti: Munari prende il posto di Merzario mentre Galli viene sostituito da Marko. A quel punto, l'austriaco si mette a caccia della Ferrari, recupera lo svantaggio e conquista la prima posizione nei pressi del bivio di Polizzi. Lo spettacolare sorpasso è ritratto nella foto a sinistra (che si deve a Pippo Pizzo) e può essere apprezzato al minuto 5:10 di questo video.
Le emozioni non finiscono qui, visto che a due giri dalla fine -complice il testacoda di Galli- l'Alfa si ritrova nuovamente in seconda posizione, a 2:30 dalla Ferrari. Quando sembra ormai finita, Marko riprende il volate della 33 e si lancia in uno spettacolare inseguimento che lo porterà a concludere la corsa a soli 16 secondi dalla Ferrari. Niente male "per un pilota che -ricorda Elford in The Speed Merchants- una gara pericolosa come la Targa, avrebbe proprio preferito non correrla". Altri tempi.
sabato 18 maggio 2013
Rimandata a settembre: Alfa Romeo GTA wannabe
Non appena la vediamo, iniziamo a sognare un giro su questa bella GT 1300 Junior del '68. Ci piacerebbe poter guardare di persona gli interni (intravediamo dei sedili a guscio moderni e l'Hellebore citato nella descrizione) e scoprire tutti i dettagli della meccanica (il vano motore appare pulito e in ordine, ma si fa presto a dire "oltre 150 CV"). Per quanto riguarda l'esterno, le foto parlano da sole: via gli inutili orpelli, cerchi in stile GTA, pneumatici ribassati, e sei subito il De Adamich dei tempi d'oro dell'Autodelta. Scelta classica e vincente. Stiamo per assegnare il premio CentoOttani per la più bella auto in vendita del weekend quando... Viene fuori la storia dei documenti mancanti. Rimandata a settembre.
Link annuncio: http://www.subito.it/auto/alfa-romeo-gt-junior-1-3-l-aquila-65362507.htm
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mercoledì 15 maggio 2013
Carrozzeria in magnesio: 1951 Jaguar MK VII
Nel 1954, Sir William Lyons -fondatore del marchio Jaguar- decide di far ricarrozzare la sua MK VII del '51 con pannelli in magnesio. Bob Berry, manager Jaguar e secondo proprietario della vettura, sostituisce il motore con quello della D-type (il rapporto di compressione passa da 8:1 a 9:1 e i carburatori da 2 a 3), installa gli innovativi freni a disco Dunlop, modifica le sospensioni e ci corre per la seconda metà degli anni cinquanta. Linea classica, interni in pelle (rossa), 1500 Kg di peso (in origine 1700) e 285 cv di potenza (in origine 160), ci sembrano un bel modo per ben figurare in ogni occasione. Inglesi pazzi.
Per saperne di più: Classic Cars magazine #447 - Aprile 2013
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sabato 11 maggio 2013
Look riuscito: BBi Autosport Porsche 911
Il video tratto da youtube presenta l'ultima Porsche della BBi Autosport. Mentre i costruttori continuano a soffermarsi sulle caratteristiche tecniche, noi continuiamo a pensare che il tratto più riuscito (e distintivo)dell'auto sia piuttosto il look, caratterizzato da linee equilibrate e dagli inediti cerchi di colore bianco. Per ben figurare ad un track-day.
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martedì 7 maggio 2013
Partiti per un'Austin, tornati con una Cisitalia
Austin Healey BT7. Ma si clicchiamo. Su una rivista inglese avevamo letto che le 4 cilindri sono da preferire: più leggere e dalle linee più essenziali. Eppure la classica livrea blu metallizzato/bianco di questo esemplare ha il fascino dell'antico. Gli inglesi lo chiamano "patina". Proseguiamo.
Foto 2, "Roma B", la targa deve essere originale.. Niente male. Ma guarda un pò lo sfondo. Quella a sinistra dovrebbe essere una Fiat 1100 S Mille Miglia; quella a destra non lo sappiamo. Cisitalia? Non ne siamo affatto sicuri, ma ci piace comunque crederlo.
Foto 4, ormai l'Austin non la guardiamo nemmeno. Notiamo piuttosto quella che dovrebbe essere un'Abarth 1300 SP e fantasticheggiamo sulla coda di quella che la nostra mente ha stabilito essere una Talbot Lago appena ritrovata in un fienile della costa azzurra. Auto unica ma il cui restauro potrebbe essere davvero complesso e costoso. Per forza di cose scegliamo quindi di accontentarci della Cisitalia.
Chi non si diletta guardando le auto inserzionate sul web? Noi per oggi possiamo ritenerci soddisfatti.
Il link: la foto è tratta dal sito subito.it
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domenica 5 maggio 2013
Goodwood Revival, è gara vera
Ritenete le gare per autostoriche troppo poco competitive? Andate a vedere il Goodwood Revival, dove invece si corre per davvero.
Ai più scettici proponiamo il video-documentario tratto da youtube, che contiene gli highlights del St. Mary's Trophy (berline prodotte tra il '50 e il '59), del Richmond Trophy (monoposto a motore anteriore prodotte tra il '50 e il '60) e quelli del Fordwater Trophy (auto categoria sport prodotte tra il '60 e il '66). Il gran finale è con il Tourist Trophy, gara di punta riservata alle GT anni sessanta, dove Cobra e Ferrari si sfidano senza esclusione di colpi.
Vedere una 250 GTO staccare al limite, è certamente una grande emozione ma, la battaglia tra la piccola Austin A35 e le imponenti Jaguar che corrono il St. Mary's, è a nostro a viso lo spettacolo più bello. Buona visione.
Ai più scettici proponiamo il video-documentario tratto da youtube, che contiene gli highlights del St. Mary's Trophy (berline prodotte tra il '50 e il '59), del Richmond Trophy (monoposto a motore anteriore prodotte tra il '50 e il '60) e quelli del Fordwater Trophy (auto categoria sport prodotte tra il '60 e il '66). Il gran finale è con il Tourist Trophy, gara di punta riservata alle GT anni sessanta, dove Cobra e Ferrari si sfidano senza esclusione di colpi.
Vedere una 250 GTO staccare al limite, è certamente una grande emozione ma, la battaglia tra la piccola Austin A35 e le imponenti Jaguar che corrono il St. Mary's, è a nostro a viso lo spettacolo più bello. Buona visione.
Voisin C20, art déco su quattro ruote
La meccanica all'avanguardia, caratterizzata da soluzioni uniche o di stampo aeronautico, unita al design razionale, ispirato al rigore ingegneristico e alle appena scoperte grafiche egiziane, fanno della Voisin C20 del 1931, uno dei più riusciti esempi di art déco in campo automobilistico.
Video: Jay Leno prova la Voisin C-25 Aerodyne
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sabato 4 maggio 2013
Dall'interno di un cerchione: Le Mans 1968
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venerdì 3 maggio 2013
Good long-hood friday!
giovedì 2 maggio 2013
BMW M3, solo turismo?
14/16 settembre 1988, Isola di Man, Campionato Europeo Rally. Uno spettacolare Patrick Snijers (navigato da Dany Colebunders) delizia il pubblico e si aggiudica la 26° edizione del Manx rally, con 21 secondi di vantaggio su J. McRae (Ford Sierra RS Cosworth). Il video tratto da youtube mostra la spettacolare guida del rallysta belga.
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Matra MS 630, da storia a realtà
1969 - per tenere il passo di Porsche, Ferrari e Alfa Romeo, la Matra si vede costretta a modificare la Berlinetta MS 630-02, adottando il nuovo V12 di progettazione francese (in luogo del V8 Ford originario). La vettura originale rinasce nel 21° secolo per mano di ex tecnici Matra e adotta il numero di telaio 05, consecutivo rispetto agli unici 4 telai originali costruiti alla fine degli anni sessanta dalla Matra (nessuno dei quali con motore Ford). L'auto in questione è ritratta nella foto.
mercoledì 1 maggio 2013
Targa Florio 1956: la prima di Porsche
10 giugno 1956, sul Piccolo circuito delle Madonie (72 Km) si disputa la 40° edizione della Targa Florio, gara valida per il Campionato Mondiale Vetture Sport. Dopo 720 chilometri, Umberto Magioli su porsche 550 A RS 1500 (#84), conclude la gara in testa e consegna alla Porsche la sua prima vittoria assoluta nel campionato del mondo.
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